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Pioggia

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Ho visto la pioggia non passare mai,

cadere, anche col sole,

sul rivo di una foglia spezzata

in un letto di dimenticanze

e fracassarsi stelle su un cuscino

di azzurre malinconie.

 

Ho sentito la pioggia tingermi le mani

e l’umida pietra trasudare il turchese

nel ticchettio di un’astratta melodia

ripetuta a oltranza

e ombre danzare, nel taglio

di vetri smerigliati d’usura.

 

Come una vecchia stanza d’hotel

ho visto ripetersi e caracollare istanti,

uno dietro l’altro,

su quadri dipinti di foreste di ruggine.

 

E poi ho sentito la pioggia

sanguinare su zolle di pane raffermo,

aggrumito di soli traditi,

mentre il vecchio giradischi ripeteva

canzoni scordate

a un cielo senza pietà,

calato come una tenda

su nuvole di tovaglioli umidi.

 

E così siamo divenute una,

io e la pioggia,

così sfacciate da danzare nude

sotto il nudo cielo,

ombre, intessendo e ricami d’istanti…

… là,

dove muoiono i papaveri rossi,

per troppo amore.

 Salvatore Pizzo - 14/12/2021 01:35:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Che dire, se non restarsene stupiti di fronte a questa metamorfosi che, per versi incalzanti dal forte impatto emotivo, si realizza in un’ultima strofa dalla bellezza e dall’intensità commoventi?
Il dolore ci fa pioggia, il sentimento ferito ci fa pioggia, liberandolo in lacrime che sono stille sfrenate di pioggia.
Un saluto che è ancor più un abbraccio.

 Vincenzo Corsaro - 11/12/2021 15:55:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Malinconiche atmosfere in una stanza che abbraccia la tristezza di un’anima innamorata, stanza in cui tutto sembra avvizzire per la mancanza di quell’amore che non si riesce nemmeno a descrivere,
quell’amore difficile da contenere, da comprendere, da gestire. L’unica compagna in questi momenti è la pioggia con cui danzare e nascondere le lacrime. Anche questa m’è piaciuta. Ciao Annalisa :)

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